FORMAZIONE, SETTE CORSI ITS IN PARTENZA IN LIGURIA. CAVO: “ALMENO L’80% DEI PARTECIPANTI TROVERA’ SUBITO LAVORO”. BERRINO, BENVEDUTI E PIANA: “SOSTENERE L’OCCUPAZIONE È PUNTO CARDINE DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE”
Sono 169 i posti a disposizione per i sette corsi degli Istituti Tecnici Superiori di prossima partenza in Liguria grazie alle proposte degli ITS presenti sul nostro territorio supportati da Regione Liguria. Questa mattina in Sala Trasparenza di Regione Liguria è stato fatto il punto con gli assessori coinvolti e con i rappresentanti degli ITS, scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore e sono espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali. I corsi, le cui iscrizioni sono in scadenza, formano professionalità in vari ambiti, da quello tecnico manifatturiero a quello agroalimentare, da quello alberghiero a quello marittimo fino a quello digitale.
“L’avvio di questi sette corsi Its è una risposta al tema del mismatch tra domanda delle aziende e figure professionali difficili da reperire sul mercato. Questi corsi sono per la formazione di figure professionali volute e richieste dalle aziende sul territorio ligure. Siamo qui tutti insieme oggi come sistema per dire ai ragazzi, alle loro famiglie: le iscrizioni sono ancora aperte, ci sono ancora opportunità per iscrivervi. Pensateci, iscrivetevi perché sono corsi di specializzazione post diploma di serie A e che occupano– dichiara l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo – Tutto questo è orientamento e tutte le informazioni saranno reperibili anche sul portale orientamenti.regione.liguria.it. Si tratta di percorsi post diploma gratuiti che Regione Liguria è in grado di offrire con l’impegno di importanti risorse e grazie alle sei fondazioni nate sul territorio ligure. Dal 2016 al 2021, nell’ambito della programmazione del Fondo Sociale Europeo, condivisa con il collega Berrino, abbiamo investito 12 milioni di euro. La qualità dei corsi è certificata dalle aziende che sono all’interno degli ITS e che garantiscono al termine della formazione uno sbocco occupazionale importante. A questo proposito vale la pena citare i dati ITS del monitoraggio Indire (Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa) relativi al 2021: l’80% degli studenti ad un anno dal diploma trova lavoro e la Liguria per performance è la prima regione italiana. Forti anche di questi numeri ora siamo pronti a realizzare un piano triennale che prevede la proposta di ben 28 corsi concepiti dopo aver ascoltato e accolto le richieste del tessuto produttivo ligure. Prevediamo un impegno di 20 milioni di euro dal prossimo FSE che andrà a sommarsi ai finanziamenti previsti dal Pnrr per i quali devono essere definite, a livello nazionale, le modalità di erogazione. Stiamo monitorando, nell’ambito della commissione delle regioni, la riforma in corso in Parlamento perché venga mantenuto il ruolo programmatorio delle regioni”.
E’ possibile risentire la conferenza stampa di presentazione dei corsi:
169 posti
7 corsi gratuiti in partenza
6 Istituti Tecnici Superiori
“L’agricoltura 4.0, di precisione, richiede figure sempre più aggiornate e specializzate – spiega il vice presidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana – tanto che la cooperazione tra istituzioni e mondo dell’istruzione è imprescindibile per creare valore aggiunto sul territorio ed accorciare notevolmente i tempi di latenza tra formazione e attività lavorativa rilanciando l’occupazione in un settore trainante per il PIL nazionale. Da qui il ruolo strategico di poli altamente specializzati come ad esempio l’Accademia Ligure Agroalimentare a Imperia che ha attivato, con iscrizioni sino al 28 febbraio, il percorso per Tecnico Superiore responsabile delle produzioni e delle trasformazioni nella filiera olivicola – olearia con attenzione al training aziendale tramite 540 ore di stage sulle 1800 totali. Il corso e il materiale didattico sono gratuiti. Una risposta al fabbisogno reale di un settore strategico per l’economia, portavoce del made in Liguria nel mondo con fatturati importanti, capace di coniugare le vocazioni della nostra regione sia in chiave di produzione di ricchezza che di piena valorizzazione dell’ambiente e delle tradizioni agroalimentari”.
“Sostenere l’occupazione è uno dei principi cardine della nostra azione amministrativa – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Per avvicinare al mondo del lavoro anche quella fetta di studenti che non intende proseguire negli studi superiori, o li ha già conclusi, ed è in cerca di collocazione, abbiamo attivato con la collaborazione della Camera di Commercio una mappatura periodica, utile ad individuare la maggior corrispondenza possibile tra offerta formativa e necessità di profili professionali delle aziende. Dalle nostre indagini emerge che, rispetto ai profili professionali richiesti, solo il 22% dev’essere in possesso di una laurea. Pertanto, l’attivazione di questi corsi in favore degli ITS, da parte dell’assessorato alla Formazione, rientra esattamente in questa logica, parallela alle attività svolte dal nostro assessorato, di concerto con le rappresentanze sindacali e datoriali, nell’attivare, attraverso un protocollo d’intesa, risorse specifiche per le imprese dell’area di crisi industriale non complessa che, a dati investimenti, affiancano un sensibile incremento occupazionale”.
“Da assessore al Turismo sono molto felice che, tra i percorsi ITS che presentiamo oggi, ve ne siano due che riguardano il turismo – ha spiegato l’assessore al Turismo Gianni Berrino – e da cui usciranno tra due anni 50 figure professionali per il settore. Questa amministrazione regionale, infatti, è molto sensibile alle richieste occupazionali del comparto turistico ligure che, con l’assunzione di figure sempre più qualificate, ambisce anno dopo anno ad alzare la qualità dell’offerta: oltre a questi importantissimi percorsi formativi ricordo, infatti, che a breve verrà rinnovato anche il Patto del Lavoro nel Turismo che consentirà nuovamente alle imprese del settore di fare fronte alle esigenze di personale in vista della nuova stagione”.