L’emergenza covid-19 ha dato largo spazio di crescita al food delivery: dagli ordini classici come pizza, hamburger o sushi fino alla possibilità di farsi arrivare a domicilio la spesa settimanale. Un modo sicuro per evitare il contagio. All’insegna della comodità.

Vediamo i numeri che hanno coinvolto questo specifico settore. Un’impennata del +400% rispetto a febbraio, con marzo al raddoppio e aprile a +189% rispetto a marzo. Crescite vorticose di tutto il mondo delivery, registrate in tempi di lockdown.

Si è passati da mille a 5mila consegne a sera. Ora questa impennata si sta moderando, l’inizio di maggio registra una flessione del 20%, ma sicuramente non si tornerà ai numeri dello scorso anno.

Da questi dati si comprende come molti ristoranti, pizzerie, paninoteche, per limitare le perdite, si sono riconvertiti alla consegna a domicilio. O hanno intensificato la loro offerta online o via app. Spesso in modo indipendente e con sistemi poco efficaci, appoggiandosi in maniera improvvisata alle piattaforme social senza alcuna esperienza in merito. Per questo motivo si è aperto un varco verso figure professionali specializzate nella valorizzazione del “food” come fotografi in grado di far risaltare al massimo l’immagine dei prodotti culinari. Fondamentale per attrarre nuova utenza.