500 mila nuovi posti di lavoro nella Green Economy entro il 2023. Un terzo in Liguria

Cinquecentomila nuovi posti di lavoro nella green economy entro il 2023: è il settore occupazionale destinato a crescere maggiormente in tutta Italia. In pratica da qui a 5 anni l’economia verde produrrà 100.000 posti di lavoro ogni 12 mesi, quasi il 10% della totalità dei fabbisogni professionali. Sono queste alcune cifre emerse oggi nel corso dell’incontro nella Sala della Trasparenza, sulle professioni ecosostenibili, organizzato da Regione Liguria, nell’ambito del Career day, a cui hanno preso parte gli assessori regionali alla Formazione e allo sviluppo economico Ilaria Cavo e Andrea Benveduti, l’ad di IREN Massimiliano Bianco e il caporedattore della TGR Liguria Luca Ponzi.
In attesa dell’inaugurazione ufficiale del Salone Orientamenti, domani martedì 12 novembre alle 9 al Porto Antico, oggi il Career Day è servito a fare il punto sulle nuove esigenze occupazionali delle aziende, alla luce anche delle manifestazioni mondiali avvenute negli ultimi mesi che hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica i temi dell’ambiente e del surriscaldamento globale.
Un cambio di rotta nei consumi e nelle abitudini che necessariamente ridefinisce anche le dinamiche produttive, come sono state illustrate quest’oggi ai ragazzi presenti.
“Il gruppo IREN è fortemente impegnato in attività industriali e investimenti molto legati all’economia green – ha spiegato l’amministratore delegato di IREN Massimiliano Bianco – produciamo idroelettrico e gran parte delle nostre attività vanno verso l’eco-sostenibile. Il nostro piano di investimenti al 2024 ha 3,3 miliardi di cui 2 miliardi solo per i settori green. I nostri investimenti generano occupazione: il gruppo occupa 8000 persone e solo nel 2018 abbiamo assunto più di 300 persone e ad oggi siamo vicini alle 400 persone e di questa parte una fetta importante è qui in Liguria e una fetta importante è connessa con queste prospettive di investimento. Senza contare che gli occupati diretti del Gruppo IREN rappresentano un quarto degli occupati totali funzionali alle nostre attività: se oggi 8.000 sono i dipendenti diretti del Gruppo IREN, sono 30.000 le persone che lavorano in modo diretto e indiretto per il Gruppo, un motore importante dunque per lo sviluppo del territorio. Per questo vogliamo essere al Salone un punto di riferimento importante e contribuire al successo dell’iniziativa”.
Un recente rapporto stilato dal Censis e da Confcooperative indica che il processo di riconversione economico-produttiva nel mondo del lavoro sarebbe già iniziato (almeno nel nostro Paese), e promette inoltre di procedere a velocità sempre più sostenuta. La Green economy o Economia verde (ossia quel ramo del mondo economico-produttivo che ragiona in termini di sostenibilità ambientale, di economia circolare, gestione accorta delle risorse e riduzione degli sprechi), rappresentando già oggi il 2,4% del nostro Pil, si pone infatti come uno dei maggiori bacini occupazionali per il prossimo futuro.
“È chiaro che un approfondimento sul green era doveroso – spiega l’assessore regionale Ilaria Cavo – A Orientamenti ci sarà la via green, ma oggi abbiamo voluto tenere un incontro importante con l’ad di IREN proprio per introdurre questo tema delle energie rinnovabili e dei lavori green che sono quelli che occuperanno da qui al 2023 480.000 posti di lavoro. E dai report esposti oggi è emersa l’esigenza di: installatori reti elettriche, programmatori agricoli di filiera corta, meccatronici green, manovali esperti nell’utilizzo di calcestruzzi green , installatori di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale. Figure di cui ci sarà bisogno e per questo vogliamo dirlo ai ragazzi, nel momento in cui stanno studiando e IREN avrà a disposizione posizioni che sono molto tecniche e sono tante. Ancora una volta dunque, da una realtà che non è solo ligure, ma anche ligure, viene confermata la necessità di un saper fare anche nel campo della green economy. Poi è chiaro che ogni giovane seguirà la sua passione, ma noi, incontro dopo incontro, dobbiamo spiegare quali sono le posizioni richieste”.
“La tecnologia va nella direzione di una nuova sostenibilità – prosegue l’assessore Andrea Benveduti – per una convenienza anche economica, infatti al giorno d’oggi è conveniente cercare di usare bene e responsabilmente le risorse e in questa direzione mancano molti profili. È un campo aperto verso il quale i giovani devono essere curiosi per trovare la propria strada”.
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